D'Altrocanto nonostante tutto
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Lo spettacolo, realizzato nel 2015,
si è svolto
​presso il

MUSEO DELLA TERRA PONTINA
di Latina
​in occasione dell'inaugurazione di una
​
MOSTRA
DI

LIBRI PER LO STUDIO
DELLA MUSICA

SPARTITI
CANZONIERI 

DELLA PRIMA METÁ DEL '900



Lo spettacolo è stato replicato presso il
Centro Sociale "Vittorio Veneto" di Latina

L'espressione CANTA CHE TI PASSA, modo di dire molto diffuso, pare derivi da un'incisione  su una trincea fatta da  un soldato sconosciuto durante la Prima Guerra Mondiale e poi trascritta dall'ufficiale e scrittore Piero Jahier  come epigrafe di una raccolta di Canti del soldato del 1919. Soldati e ufficiali cantavano insieme e, nel coro, erano uguali: uomini col bisogno di esprimere le proprie emozioni. E cantavano per ricordare la propria casa e i propri cari  ma cantavano anche per denunciare  ingiustizie e per dissenso. Un dissenso che, se espresso diversamente, avrebbe avuto come epilogo il deferimento alla Corte Marziale.

E proprio questo duplice aspetto delle canzoni è stato quello che si è voluto sottolineare nello spettacolo, ideato come un susseguirsi di coppie di canzoni,  di cui una  "pietra"  e una  "fiore"

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Al titolo CANTA CHE TI PASSA ha contribuito anche il fatto che una raccolta di spartiti presente nella mostra fosse così denominata

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La canzone  "Canta (che ti passa la paura)", 
scritta nel 1967 da Herbert Pagani (su musica di  Tony De Vita)  
e successivamente inserita  da Giorgio Gaber
sia nel suo LP "L'asse d'equilibrio" del 1968
​che nello spettacolo teatrale "Il signor G" del  1970,
sembra descrivere perfettamente l'intento dello spettacolo


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​Senza una lira mi sono messo in viaggio
avevo per bagaglio vent'anni e il mio coraggio
orecchie per sentire ed occhi per guardare
un cuore per capire la voce per cantare.

Ho visto tanta gente che lotta per il pane            
​ho visto salutare chi parte e chi rimane

combattere ed amarsi migliaia di persone
per tutti e per ognuno io canto una canzone.

Canta che ti passa la paura                         
canta che la vita è meno dura
canta starai meglio domattina
canta che la meta è più vicina.


Ci vogliono canzoni che possano arrivare
in cima ai grattacieli e in fondo alle miniere
canzoni per le madri che stanno ad aspettare
canzoni per chi parte e spera di tornare.

Canta che ti passa la paura
canta che la vita è meno dura
canta starai meglio domattina
canta che la meta è più vicina.

Passano gli anni proseguo questo viaggio
per voler bene al mondo ci vuole del coraggio
ma quel che mi rimane lo voglio regalare
finché avrò fiato in corpo continuerò a cantare.

Canta che ti passa la paura
canta che la vita è meno dura
canta starai meglio domattina
canta che la meta è più vicina.

LA BROCHURE 

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