The House of the Rising Sun è una canzone folk statunitense. Il brano risale alla prima metà dell'ottocento e, al pari di molte altre classiche ballate folk, la paternità del testo di The House of the Rising Sun, a volte chiamata Rising Sun Blues, è dubbia. Lo studioso del folklore Alan Lomax, autore nel 1941 della raccolta di canzoni Our Singing Country, scriveva che la melodia era presa da una ballata tradizionale inglese (probabilmente Matty Groves risalente al seicento) ed il testo era stato scritto da Georgia Turner e Bert Martin, una coppia di abitanti del Kentucky. Altri studiosi propendono per ipotesi diverse, sebbene quella di Lomax sia generalmente considerata la più plausibile.
La più antica incisione del brano conosciuta è quella del 1933 eseguita da Clarence "Tom" Ashley che affermò di avere imparato il brano da suo nonno. Secondo alcuni una incisione più antica fu quella del bluesman Alger "Texas" Alexander del 1928 col titolo The Risin' Sun. Di tale incisione esistono solo testimonianze indirette poiché non è nota l'esistenza di nessuna copia del 78 giri. Non se ne conoscono dunque né il testo né melodia ed è dunque impossibile stabilire se si trattasse del medesimo brano.
The House of the Rising Sun ha come argomento una vita sfortunata ed è ambientata a New Orleans.
L'espressione "House of the Rising Sun" (Casa del sole nascente) sembra stia ad indicare una casa chiusa. Alcuni ritengono che la casa sia esistita realmente e che fosse presieduta da una maitresse di origini francesi chiamata Marianne Le Soleil Levant, dal cui cognome (o forse soprannome) sembra essere derivata la denominazione della casa.
C'è anche però l'ipotesi che la canzone si riferisse ad un carcere femminile chiamato Orleans Parish che sul cancello di ingresso aveva rappresentato un sole nascente.
Del testo esistono due diverse versioni: una al maschile e una al femminile. Quella maschile parla di un ragazzo proveniente da una famiglia problematica e pentito di aver passato la sua vita nel peccato e nella infelicità frequentando la "Casa del sole nascente"; quella femminile invece parla di una ragazza ravveduta di essere entrata nel giro della prostituzione e costretta a rimanere in quella casa per poter vivere.
La più antica incisione del brano conosciuta è quella del 1933 eseguita da Clarence "Tom" Ashley che affermò di avere imparato il brano da suo nonno. Secondo alcuni una incisione più antica fu quella del bluesman Alger "Texas" Alexander del 1928 col titolo The Risin' Sun. Di tale incisione esistono solo testimonianze indirette poiché non è nota l'esistenza di nessuna copia del 78 giri. Non se ne conoscono dunque né il testo né melodia ed è dunque impossibile stabilire se si trattasse del medesimo brano.
The House of the Rising Sun ha come argomento una vita sfortunata ed è ambientata a New Orleans.
L'espressione "House of the Rising Sun" (Casa del sole nascente) sembra stia ad indicare una casa chiusa. Alcuni ritengono che la casa sia esistita realmente e che fosse presieduta da una maitresse di origini francesi chiamata Marianne Le Soleil Levant, dal cui cognome (o forse soprannome) sembra essere derivata la denominazione della casa.
C'è anche però l'ipotesi che la canzone si riferisse ad un carcere femminile chiamato Orleans Parish che sul cancello di ingresso aveva rappresentato un sole nascente.
Del testo esistono due diverse versioni: una al maschile e una al femminile. Quella maschile parla di un ragazzo proveniente da una famiglia problematica e pentito di aver passato la sua vita nel peccato e nella infelicità frequentando la "Casa del sole nascente"; quella femminile invece parla di una ragazza ravveduta di essere entrata nel giro della prostituzione e costretta a rimanere in quella casa per poter vivere.
La versione maschile è la più nota ed è quella proposta dagli Animals pubblicata come singolo nel 1964, sebbene quasi tutti gli studiosi siano concordi nel ritenere il testo al femminile quello originario. Fra i musicisti che hanno riproposto questa versione spiccano Bob Dylan e Joan Baez.