La poesia Supplica a mia madre fu scritta da Pier Paolo Pasolini il 25 aprile 1962 e fu inserita nella prima edizione del libro “Poesia in forma di rosa” pubblicato nel 1964, nella prima sezione “La Realtà” della quale è la poesia numero quattro.
La poesia è la spiegazione, in forma poetica, del dramma interiore del poeta che spiega in termini psicoanalitici e psicologici la sua vita interiore che si riverbera in quella privata e sociale. La madre è parte in causa del suo comportamento sociale e il poeta spiega nell’opera, ovviamente tra le righe, la genesi psicogena del suo comportamento omosessuale.
Nel film "I cento passi" c'è il commovente pezzo in cui, attraverso la poesia, il grande Peppino dichiara il suo amore alla madre.