Lo spettacolo proposto per la III edizione della RASSEGNA LIEVITO si chiama
CHIEDO SCUSA SE PARLO DI MARIA
titolo preso in prestito da un brano di Giorgio Gaber, pubblicato nel 1973. Il brano, contenuto nell'album «Far finta di essere sani», sottolinea una certa incapacità di far convergere gli ideali con il vivere quotidiano, il personale con il politico.
"La libertà, la rivoluzione, il Vietnam, la Cambogia", sì, d’accordo, ma "io vorrei parlare di Maria".
Dei miei bisogni, di quello che mi manca, dell’amore, dei soldi, di una casa.
Nel sessantotto l' imperativo dominante era mettere da parte le questioni private perché c’erano cose più importanti da fare, c'era una società ingiusta da abbattere, un futuro da costruire. Ma Gaber dice no.
Per lui, prima di qualunque discorso, prima di qualunque ideologia, viene l’uomo, e la donna.
E a tutte le MARIE è dedicato il nostro spettacolo.
CHIEDO SCUSA SE PARLO DI MARIA
titolo preso in prestito da un brano di Giorgio Gaber, pubblicato nel 1973. Il brano, contenuto nell'album «Far finta di essere sani», sottolinea una certa incapacità di far convergere gli ideali con il vivere quotidiano, il personale con il politico.
"La libertà, la rivoluzione, il Vietnam, la Cambogia", sì, d’accordo, ma "io vorrei parlare di Maria".
Dei miei bisogni, di quello che mi manca, dell’amore, dei soldi, di una casa.
Nel sessantotto l' imperativo dominante era mettere da parte le questioni private perché c’erano cose più importanti da fare, c'era una società ingiusta da abbattere, un futuro da costruire. Ma Gaber dice no.
Per lui, prima di qualunque discorso, prima di qualunque ideologia, viene l’uomo, e la donna.
E a tutte le MARIE è dedicato il nostro spettacolo.